Chi lo avrebbe detto che tutte le risate spese in gioventù, commentando quanto puntualmente riportato sul retro di tutti i numeri de “La settimana enigmistica” («Periodico fondato e diretto per 41 anni dal Cavaliere del Lavoro Gr. Uff. Dott. Ing. Giorgio Sisini Conte di Sant’Andrea»), avrebbero trovato degno compimento nella lettura di Giallo banana, il primo romanzo di Giovanni Di Giamberardino e Costanza Durante?
Io e Giovanni, per molti versi, ci conosciamo da molto tempo. Le nostre famiglie si conoscono da tempo; abbiamo frequentato lo stesso liceo, a distanza di qualche anno e nella stessa sezione. Eppure, non si potrebbe dire che siamo amici. La cosa che ci unisce maggiormente, e sulla quale – ne sono certo – entrambi spendiamo almeno un momento di commozione, nostalgia e ringraziamento ogni giorno, è la sfacciata fortuna che ha messo sulla nostra strada quella figura immensa di Docente che è stato il Professor Marra, del quale a più riprese abbiamo detto su queste pagine, a lungo trascurate.
Giovanni ha già pubblicato un romanzo “poliziesco” (auch…speriamo ora non me ne voglia per la scelta di questo aggettivo!). Oggi lo trovate in libreria sotto il nome de La marcatura della regina, ma c’è stato un tempo nel quale il titolo era “Aristeo e le api”, che maggiormente tradiva la dedica implicita al Professor Marra.
Ardito…troppo, per me, recensire o analizzare le due opere. Si sa, non sono un gran lettore di romanzi e non ho gli “strumenti”. Posso però dirvi che “Giallo banana” è prima di tutto una lettura divertente, vivacizzata da personaggi “noti” (pur non guardando TV da anni, credo di conoscerli tutti!), inventati o in ogni caso credibili…da situazioni e ambienti che tutti crediamo esistere, anche se non abbiamo mai visto o vissuto e che forse non esistono più. Ma tutte che – inevitabilmente – ci fanno sentire “a casa”, in un mondo che conosciamo. Che ci piaccia o no, si tratta di volti e luoghi della nostra epoca e della società che ci sta attorno.
Non mi spingo oltre…ma non posso fare a meno di sperare, un giorno o l’altro, in un invito a cena da parte di Zia Magda, per essere servito da Gelasio. E che il buon Vittorio (“Maria”!) se ne stia pure chiuso in camera – da giorni – a rimuginare sul fatto che questo mondo non lo apprezza abbastanza!
Oggi è il compleanno di Giovanni…e questo è il mio modo per fargli gli auguri, e dirgli che io il libro l’ho letto – e mi è piaciuto! E che sono contento che lui e Costanza siano di nuovo all’opera…
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